Giornate mondiale della famiglia. E quali giorni migliori per stare tutti e 3 insieme?
E così decidiamo di andare in piscina e più precisamente in una nuova aperta non tanto lontano da casa, a Concorezzo.
Bellissima. Piscina per tutte le età e dimensioni, interne ed esterne, scivoli d'acqua .... insomma tutto quello che può fare divertimento! Comprese le onde. Ebbene sì! Una di queste piscine creava le onde! E Barbara se le è godute fino allo sfinimento. Ovviamente non siamo risciti a farla riposare nel pomeriggio, ma l'importante è stare insieme e divertirci.
Ma il momento più bello è stata domenica 4 Giugno. Sveglia all'alba: ore 4.45! Durissima, ma ..... c'è il Papa Benedetto XVI a Bresso e noi abbiamo i pass per la Messa: non possiamo mancare!
Un'ora dopo siamo fuori di casa diretti alla Metropolitana.
Elena è di Sesto e una volta giunti in città, è lei che fa da "apri pista" e, attraverso vie alternative a quelle previste dall'organizzazione, in 15 minuti siamo all'ingresso del Parco Nord.
Barbara è in spalla prima di papà e poi di mamma, in modo da non farle pesare troppo l'orario e la camminata e alle 7.45 siamo sul prato in attesa dell'arrivo del Santo Padre.
L'attesa è lunga, ma intensa e, finalmente, due ore dopo ecco palesarsi la Papa-Mobile e un bellissimo sorriso attraversa la spianata dell'aeroporto di Bresso. Che emozione! Barbaba urla di gioia: "Il Papa. E' arrivato il Papa!!"
La messa è lunga, ma il cuore pieno di gioia e di entusiasmo per le emozioni che ti pervadono, ma, soprattutto, nel prendere coscienza di vivere un momento storico, indimenticabile e di poter gridare al mondo: " SIAMO UNA FAMIGLIA!!!!"
Alle 12.30 la Messa finisce, ma la calma, la pacatezza, ma soprattutto la gioia aiutano 1 MILIONE DI PERSONE ad allontanarsi da quel luogo che rimarrà nei nostri cuori per sempre!!!!
sabato 30 giugno 2012
domenica 17 giugno 2012
1° MAGGIO CHE BEL PONTE!
Quest’anno il ponte del 1° Maggio ci ha dato
l’occasione di trascorrere qualche giorno di vacanza.
Dopo aver pensato e ripensato, mamma e papà mi hanno
portata in montagna, fin su nella zona più settentrionale del Friuli, in Carnia.
Che bello!
Pensate che ci ero già stata due anni fa quando ancora
non camminavo e parlavo poco poco.
Quanto tempo è passato da allora, e quanti progressi
ho fatto! Ma la montagna non ha perso il suo fascino e la sua bellezza e così,
dopo aver attraversato tutta la pianura, eccoci lontani dal caos e dal caldo
della grande città, per tuffarci, ancora una volta, nel relax e nella
tranquillità di questi luoghi suggestivi e magici.
E dopo una rilassante dormita sotto un bel piumone
ecco già la prima sorpresa: il cestino della colazione recapitato direttamente in
casa!
Ma cosa ci sarà dentro? Mmm, quante cose buone! Latte,
biscotti, pane fresco, marmellata, miele, yogurt e succo di mela. C’è anche lo
zucchero e il caffè per mamma e papà!
E’ una colazione davvero fantastica ma…ora dobbiamo
andare: siamo attesi al castello e non dobbiamo arrivare in ritardo!
E allora, via, verso la bellissima città di Gorizia!
Mamma mia, che caldo che fa! Per fortuna c’è un po’ di
vento e, dentro il castello, fa proprio un bel frescolino….
Uh, come era diversa la vita del re e della regina del
castello! Pensate che, a quel tempo, non c’erano le posate, né i termosifoni o
l’aria condizionata. Si prendeva l’acqua dal pozzo perché non c’erano i
rubinetti e i vestiti erano tutti lunghi e pesanti. Come se non bastasse, poi,
che non si comportava bene finiva diritto e filato in prigione, chiuso a
chiave, a dormire su tavole di legno o per terra!
A casa mia si sta decisamente meglio, anche se, ogni
tanto, mamma e papà, mi fanno un po’ disperare….
Dopo pranzo, mamma e papà mi portano in una piazza e
mi raccontano un segreto….
Mi fanno vedere una lunga linea tracciata in mezzo
alla piazza e mi spiegano che lì l’Italia….finisce e….comincia un’altra
nazione: la Slovenia!!
Sono ancora piccola, ma mi fa comunque uno strano
effetto vedere due nazioni che non sono divise dal mare o da un fiume, che non
ci sono muri o sbarre e che si può saltare da una parte all’altra senza che
nessuna guardia mi dica nulla!
Mamma e papà mi spiegano che, però, non è sempre stato
così. Mi spiegano che, tanto tempo fa, la piazza era veramente divisa da un
muro e c’erano le guardie e nessuno poteva passare dall’altra parte!
Ma, per fortuna, i tempi sono cambiati: ora siamo
tutti amici e i muri non servono più, con grande gioia di papà che, finalmente,
può entrare in stazione a vedersi i suoi treni senza che le guardie lo fermino.
E in mezzo a tanti treni moderni, papà scopre una vecchia locomotiva a vapore,
esposta come monumento! Com’è grossa!
Il pomeriggio volge al termine e ci prepariamo a
ritornare. Prima però scopro anch’io il mio treno: il trenino dei giardini che
conclude la nostra gita a Gorizia!
Il mattino dopo mamma e papà mi portano in un posto
poco lontano, dove io sono già stata ma che avrò modo di riscoprire ed
apprezzare ora che sono più grandicella: la casa delle farfalle di Bordano!
Mamma mia quante farfalle che volano per i saloni! E
quante sono posate sulle foglie o sui trespoli intente a … fare colazione… con
caramelle o frutta fresca!
All’inizio ho un po’ paura perché, sapete, alcune sono
veramente grosse e….si posano sui vestiti e sullo zaino! Ma, man mano che
proseguiamo nella visita la paura scompare e riesco persino a fare anch’io
qualche foto.
All’uscita, approfitto della bella giornata per
scatenarmi al parco giochi e, dopo un veloce pranzo all’aperto, andiamo tutti a
fare man bassa di prodotti a base di profumatissima lavanda e là convinco mamma
e papà a prendere un flacone di profumo anche per me!
Il terzo giorno il tempo non ci aiuta molto perché è
molto nuvoloso e, ogni tanto, cade qualche lieve spruzzo di pioggia.
Il programma prevede di salire fino a Sauris, nel
cuore della montagna, per fare acquisti nel locale prosciuttificio.
Durante il viaggio, il sole non vuole proprio saperne
di uscire ma, per fortuna, nemmeno la pioggia si affaccia e così possiamo fare
due passi ed ammirare il caratteristico paese con le tipiche casette di pietra
e legno, stupendamente adornate da fiori e legna da ardere.
Come due anni fa, non smento la mia fama di buona
forchetta e divoro prosciutto e grissini, acquistati allo spaccio del
prosciuttificio, con velocità impressionante.
Ma, purtroppo, come tutte le belle cose, anche la
nostra gita sta finendo. Rientriamo a casa per preparare le valigie perché, la
mattina dopo si deve tornare in città.
Il giorno dopo, però, c’è un “fuori programma”. Poiché
la giornata è stupenda e si sta davvero bene, decidiamo di fare una sosta a
Tolmezzo per ammirare la Fiera dei Fiori.
Tutte le stradine della piccola cittadina sono
letteralmente invase da piante e fiori variopinti e la gente ammira estasiata
questo bellissimo spettacolo di colori e profumi.
Una veloce pizza a mezzogiorno e poi via, attraverso
la grande pianura, con lo stupendo scenario delle montagne, e il ricordo di tutte
le cose belle che abbiamo visto insieme, che ci scaldano il cuore e ci
accompagnano durante il lungo viaggio verso la grande città.
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