Una storia iniziata il 24 Luglio 2008 e tuttora in corso. Vogliamo viverla insieme a voi.
Barbara, Elena & Paolo

domenica 17 giugno 2012

1° MAGGIO CHE BEL PONTE!

Quest’anno il ponte del 1° Maggio ci ha dato l’occasione di trascorrere qualche giorno di vacanza.
Dopo aver pensato e ripensato, mamma e papà mi hanno portata in montagna, fin su nella zona più settentrionale del Friuli, in Carnia. Che bello!
Pensate che ci ero già stata due anni fa quando ancora non camminavo e parlavo poco poco.
Quanto tempo è passato da allora, e quanti progressi ho fatto! Ma la montagna non ha perso il suo fascino e la sua bellezza e così, dopo aver attraversato tutta la pianura, eccoci lontani dal caos e dal caldo della grande città, per tuffarci, ancora una volta, nel relax e nella tranquillità di questi luoghi suggestivi e magici.
E dopo una rilassante dormita sotto un bel piumone ecco già la prima sorpresa: il cestino della colazione recapitato direttamente in casa!
Ma cosa ci sarà dentro? Mmm, quante cose buone! Latte, biscotti, pane fresco, marmellata, miele, yogurt e succo di mela. C’è anche lo zucchero e il caffè per mamma e papà!
E’ una colazione davvero fantastica ma…ora dobbiamo andare: siamo attesi al castello e non dobbiamo arrivare in ritardo!
E allora, via, verso la bellissima città di Gorizia!
Mamma mia, che caldo che fa! Per fortuna c’è un po’ di vento e, dentro il castello, fa proprio un bel frescolino….
Uh, come era diversa la vita del re e della regina del castello! Pensate che, a quel tempo, non c’erano le posate, né i termosifoni o l’aria condizionata. Si prendeva l’acqua dal pozzo perché non c’erano i rubinetti e i vestiti erano tutti lunghi e pesanti. Come se non bastasse, poi, che non si comportava bene finiva diritto e filato in prigione, chiuso a chiave, a dormire su tavole di legno o per terra!
A casa mia si sta decisamente meglio, anche se, ogni tanto, mamma e papà, mi fanno un po’ disperare….
 
Dopo pranzo, mamma e papà mi portano in una piazza e mi raccontano un segreto….
Mi fanno vedere una lunga linea tracciata in mezzo alla piazza e mi spiegano che lì l’Italia….finisce e….comincia un’altra nazione: la Slovenia!!
Sono ancora piccola, ma mi fa comunque uno strano effetto vedere due nazioni che non sono divise dal mare o da un fiume, che non ci sono muri o sbarre e che si può saltare da una parte all’altra senza che nessuna guardia mi dica nulla!
Mamma e papà mi spiegano che, però, non è sempre stato così. Mi spiegano che, tanto tempo fa, la piazza era veramente divisa da un muro e c’erano le guardie e nessuno poteva passare dall’altra parte!
Ma, per fortuna, i tempi sono cambiati: ora siamo tutti amici e i muri non servono più, con grande gioia di papà che, finalmente, può entrare in stazione a vedersi i suoi treni senza che le guardie lo fermino. E in mezzo a tanti treni moderni, papà scopre una vecchia locomotiva a vapore, esposta come monumento! Com’è grossa!

Il pomeriggio volge al termine e ci prepariamo a ritornare. Prima però scopro anch’io il mio treno: il trenino dei giardini che conclude la nostra gita a Gorizia!
Il mattino dopo mamma e papà mi portano in un posto poco lontano, dove io sono già stata ma che avrò modo di riscoprire ed apprezzare ora che sono più grandicella: la casa delle farfalle di Bordano!
Mamma mia quante farfalle che volano per i saloni! E quante sono posate sulle foglie o sui trespoli intente a … fare colazione… con caramelle o frutta fresca!
All’inizio ho un po’ paura perché, sapete, alcune sono veramente grosse e….si posano sui vestiti e sullo zaino! Ma, man mano che proseguiamo nella visita la paura scompare e riesco persino a fare anch’io qualche foto.
All’uscita, approfitto della bella giornata per scatenarmi al parco giochi e, dopo un veloce pranzo all’aperto, andiamo tutti a fare man bassa di prodotti a base di profumatissima lavanda e là convinco mamma e papà a prendere un flacone di profumo anche per me!
Il terzo giorno il tempo non ci aiuta molto perché è molto nuvoloso e, ogni tanto, cade qualche lieve spruzzo di pioggia.
Il programma prevede di salire fino a Sauris, nel cuore della montagna, per fare acquisti nel locale prosciuttificio.
Durante il viaggio, il sole non vuole proprio saperne di uscire ma, per fortuna, nemmeno la pioggia si affaccia e così possiamo fare due passi ed ammirare il caratteristico paese con le tipiche casette di pietra e legno, stupendamente adornate da fiori e legna da ardere.
Come due anni fa, non smento la mia fama di buona forchetta e divoro prosciutto e grissini, acquistati allo spaccio del prosciuttificio, con velocità impressionante.

Ma, purtroppo, come tutte le belle cose, anche la nostra gita sta finendo. Rientriamo a casa per preparare le valigie perché, la mattina dopo si deve tornare in città.
Il giorno dopo, però, c’è un “fuori programma”. Poiché la giornata è stupenda e si sta davvero bene, decidiamo di fare una sosta a Tolmezzo per ammirare la Fiera dei Fiori.
Tutte le stradine della piccola cittadina sono letteralmente invase da piante e fiori variopinti e la gente ammira estasiata questo bellissimo spettacolo di colori e profumi.
Una veloce pizza a mezzogiorno e poi via, attraverso la grande pianura, con lo stupendo scenario delle montagne, e il ricordo di tutte le cose belle che abbiamo visto insieme, che ci scaldano il cuore e ci accompagnano durante il lungo viaggio verso la grande città.

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