mercoledì 30 marzo 2011
E SONO 3!!!!!
Tre anni!!! Incredibile ma vero!!! Barbara ha compiuto 3 anni!!!! Tre come le feste per il suo compleanno. Infatti Barbara il 21 Marzo ha iniziato i festeggiamenti all'asilo. Hanno fatto una festa per lei organizzata dalle maestre, con la torta e una meravigliosa corona rossa creata da Anna, la sua educatrice. C'è stata gioia e "Tanti auguri!!" da tutti i suoi amici. La giornata, poi, è proseguita a casa dove l'aspettavano i nonni Paolo e Luisa per festeggiare insieme a lei. E' stata festa anche per la nonna, perchè, il giorno dopo, traguardava quota 70! Barbara ha voluto essere lei a mettere le sue candeline sulla torta preparata dalla mamma e, naturalmente, è stata lei a spegnerle, accompagnata dai baci e abbracci di mamma, papà e nonni. Poi è stato il momento dei regali: le costruzioni che stanno appassionando Barbara e un bellissimo salvadanaio in coccio per iniziare a "mettere via" i suoi soldini. I festeggiamenti si sono chiusi domenica 29 Marzo a casa dei nonni Gigi e Carla, con la tavola apparecchiata con Titti, un'altra bella torta di frutta e le candeline e, ovviamente, tanti baci dai nonni oltre al regalo "in arrivo": un nuovo seggiolino per la casa di Galliavola. Il tutto chiuso da un bel sorso di spumante di Barbara!!!
lunedì 28 marzo 2011
LA MIA PRIMA GITA IN PULLMANN: I CASTELLI DEL TRENTINO
Eccomi pronta per un’altra avventura. Una gita di due giorni, tra laghi e castelli del Trentino, ma ….. in pullmann! Il pullmann è come una macchina, solo che è un po’ più grande e porta molte persone a bordo. Bisogna stare seduti e mamma e papà non guidano, ma sono seduti vicino a me. Sabato 19 Marzo mi svegliano molto presto, perché dobbiamo prendere un taxi che ci porterà a Milano per prendere il nostro pullmann: che strano però! Ne ho visti tanti in giro per le strade di Milano, di colore arancione, ma mamma mi diceva sempre che nessuno di quelli era il nostro. Peccato! Mi piacevano tanto. In men che non si dica mi sono trovata in mezzo a tante persone e seduta comodamente sulle gambe di mamma, la quale mi ha fatto indossare dei bellissimi braccialetti colorati che ho sfoggiato per tutto il viaggio; mi hanno detto che mi aiutano a non stare male, ma a me non importa: la cosa che a me interessa è che sono di colore giallo e mi stanno molto bene ai polsi. La nostra guida è Simona, una grande amica di mamma, nonché la sorella di zia Monica: a proposito c’era anche lei, ma è venuta da sola lasciando a casa Paolino, la Silvietta e lo zio Roberto. Simona ci ha accompagnati in questi due giorni durante le visite ed è stata anche molto paziente con me, soprattutto quando io mi scocciavo un po’ ad ascoltare tutte quelle parole che interessavano tanto, soprattutto, alla mamma. Siamo stati a Malcesine, ad Avio il primo giorno e abbiamo fatto sosta per la pappa e la nanna a Riva del Garda. Il giorno dopo abbiamo visitato il castello di Stenico e quello Thun. In ogni momento, mi sono sentita una specie di mascotte: ero, ovviamente, la più piccola del gruppo e tutte le persone che erano con noi volevano sapere tante cose e, quindi, facevano tante domande a mamma e papà, alle quali loro rispondevano sempre con calore, perché parlavano di me.
EVVIVA IL CARNEVALE!!!!
Ciao a tutti, Eccomi di nuovo tra voi per raccontarvi come ho potuto trascorrere il mio Carnevale, anzi i miei 3 Carnevali. Ecco, sento già qualcuno di voi che rumoreggia: “….sempre in giro a divertirsi!”. Beh, in effetti, ultimamente il divertimento non è certamente mancato. Siamo in quel di Clusone, tra le ridenti valli bergamasche, è Sabato e con mamma e papà siamo andati a vedere un appartamento da affittare per il prossimo mese di Agosto. Quale occasione migliore per ritrovare i nostri vecchi amici Moira, Mauro, Matteo ed il piccolo Giorgio! Ma, attenzione, i nostri amici ci informano che nel pomeriggio si sarebbe svolta la sfilata in maschera, con tanto di carri addobbati, per le caratteristiche vie del borgo vecchio. Non posso certo mancare! Chiedo, quindi, a mamma e papà di portare il mio costume da Minni e, così, dopo un lauto pranzo a casa dei genitori di Moira, eccoci tuffati nell’allegra, chiassosa e coloratissima festa pomeridiana Al rientro, vedo che il mio costume non viene riposto nell’armadio. Chiedo spiegazione a quei due scapestrati dei miei genitori e vengo così a sapere che il giorno successivo, nel pomeriggio, ci sarebbe stata, a Peschiera, una piccola fiera di prodotti tipici. Così, ecco che, ancora una volta ,posso scorazzare insieme a tante altre mascherine in mezzo a coriandoli e stelle filanti a non finire. Sinceramente, le bancarelle dei prodotti tipici non mi interessano molto, soprattutto se si tratta di dolciumi. A me i dolci non piacciono granché, preferisco una bella fetta di salame! Mamma e papà, invece, i dolci li gradiscono molto. Dopo il salame, si intende…..
Pensate che sia finita qui?!? Eh no! Perché, il sabato successivo, arriviamo al pezzo forte! La sfilata dei carri a Trezzo sull’Adda! Come tutti gli anni siamo invitati a cena da Zia Alfreda, al termine della quale ci siamo trasferiti per le vie del paese in mezzo a maschere, carri e tonnellate di coriandoli! Zia Alfreda sfoggiava, come da tradizione, un bellissimo costume ed un trucco accurato (quest’anno la maschera era “Pierrot”), mentre Zio Giuseppe, come al solito, si preoccupava di spingere il passeggino, e lo faceva così bene che ci siamo impantanati nelle aiuole! Per l’occasione, anche mamma e papà si sono mascherati. Il soggetto era: “L’Ecologia”. A dire la verità avrebbero potuto fare di meglio perché il loro costume altro non era che un sacco giallo per la plastica, per mamma, ed un sacco nero dell’immondizia, per papà (e cosa vi aspettavate….). Per completare l’allestimento scenico, poi, mamma portava un cappello fatto con un sacchetto biodegradabile per la raccolta differenziata dell’umido e papà, per non smentirsi, un sacchetto blu della pattumiera. Siccome così non facevano abbastanza pietà, avevano pensato bene di mettersi al collo dei cartelli con su scritto, rispettivamente: “Moglie da Riciclare” e “Marito da Rottamare”. A vederli erano proprio ridicoli e, durante la sfilata, non sono mancati commenti poco edificanti da parte della gente. Che figura!
Ma saranno veramente da riciclare e rottamare? Mah, in effetti, anche senza maschera sembrano un po’ malmessi, però decido di tenerli ugualmente: potrebbero sempre tornare utili…. Ridendo e scherzando, tra maschere e coriandoli siamo arrivati finalmente al greto del Fiume Adda dove, come da tradizione, è stato incendiato il pupazzo gigante di paglia che rappresentava il “Povero Piero”. Ma non si era ancora spento il gran falò, che ecco iniziare il tripudio di fuochi artificiali. Che botti e che bei disegni colorati nel cielo! Che divertimento! Siamo rientrati a casa a notte fonda, ma, da quello che mi hanno detto mamma e papà, io dormivo già da un pezzo.
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