Una storia iniziata il 24 Luglio 2008 e tuttora in corso. Vogliamo viverla insieme a voi.
Barbara, Elena & Paolo

lunedì 28 marzo 2011

LA MIA PRIMA GITA IN PULLMANN: I CASTELLI DEL TRENTINO

Eccomi pronta per un’altra avventura. Una gita di due giorni, tra laghi e castelli del Trentino, ma ….. in pullmann! Il pullmann è come una macchina, solo che è un po’ più grande e porta molte persone a bordo. Bisogna stare seduti e mamma e papà non guidano, ma sono seduti vicino a me. Sabato 19 Marzo mi svegliano molto presto, perché dobbiamo prendere un taxi che ci porterà a Milano per prendere il nostro pullmann: che strano però! Ne ho visti tanti in giro per le strade di Milano, di colore arancione, ma mamma mi diceva sempre che nessuno di quelli era il nostro. Peccato! Mi piacevano tanto. In men che non si dica mi sono trovata in mezzo a tante persone e seduta comodamente sulle gambe di mamma, la quale mi ha fatto indossare dei bellissimi braccialetti colorati che ho sfoggiato per tutto il viaggio; mi hanno detto che mi aiutano a non stare male, ma a me non importa: la cosa che a me interessa è che sono di colore giallo e mi stanno molto bene ai polsi. La nostra guida è Simona, una grande amica di mamma, nonché la sorella di zia Monica: a proposito c’era anche lei, ma è venuta da sola lasciando a casa Paolino, la Silvietta e lo zio Roberto. Simona ci ha accompagnati in questi due giorni durante le visite ed è stata anche molto paziente con me, soprattutto quando io mi scocciavo un po’ ad ascoltare tutte quelle parole che interessavano tanto, soprattutto, alla mamma. Siamo stati a Malcesine, ad Avio il primo giorno e abbiamo fatto sosta per la pappa e la nanna a Riva del Garda. Il giorno dopo abbiamo visitato il castello di Stenico e quello Thun. In ogni momento, mi sono sentita una specie di mascotte: ero, ovviamente, la più piccola del gruppo e tutte le persone che erano con noi volevano sapere tante cose e, quindi, facevano tante domande a mamma e papà, alle quali loro rispondevano sempre con calore, perché parlavano di me.



Mi sono comunque tanto divertita a correre nelle stanze dei castelli e nei giardini circostanti, ma non ho ancora capito dove erano il “cinpipe” con la “cinpipessa”; li ho cercati tanto, ho visto anche i loro letti, ma di loro neanche l’ombra: forse erano in vacanza!!

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