Una storia iniziata il 24 Luglio 2008 e tuttora in corso. Vogliamo viverla insieme a voi.
Barbara, Elena & Paolo

mercoledì 5 settembre 2012

VACANZE 2012: IL CERCHIO SI CHIUDE


Finalmente, dopo tanto caldo, partiamo tutti verso le montagne, per le tanto sospirate vacanze.
Che bello!
Anche quest’anno Mamma e Papà hanno scelto la montagna come nostra meta e mi spiegano che il posto dove andremo è un posto un po’ speciale.
Si chiama Dobbiaco e si trova in Val Pusteria ed è speciale per diversi motivi: prima di tutto perché ci sono le magnifiche Dolomiti, poi perché Mamma e Papà conoscono già questi posti perché ci sono già stati tanti anni fa, quando non erano ancora sposati, ed infine perché questo è il posto dove Mamma e Papà avrebbero dovuto venire a trascorrere le loro vacanze se dalla mia Casa della Speranza in Vietnam non fosse arrivata una certa telefonata ……
La casa che mamma e Papà hanno affittato per le nostre vacanze è davvero bella, ma, soprattutto, è grande, luminosa e spaziosa, con un lungo balcone dove posso scorazzare sicura, trasportando avanti e indietro i miei pupazzi sul loro piccolo passeggino.
Pensate un po’: ho anche la mia cameretta, con un morbido lettone, ed un bagno privato, tutto per me!
Che posti meravigliosi qui in montagna! Il Monte Elmo, La Croda Rossa, il Monte Piana, il Lago di Braies, il Lago di Anterselva, la Croda dei Baranci, l’Orrido di Gilf, fino al gioiello delle Dolomiti: le Tre Cime di Lavaredo!

Quante passeggiate ho fatto su e giù per queste montagne, tra ghiaioni, forcelle e prati verdeggianti, pieni di fiori coloratissimi e di grosse e pazienti mucche al pascolo!
Si, avete capito bene! Ho proprio detto passeggiate perché, per la prima volta, ho camminato da sola e, modestia a parte, ormai sono diventata un’esperta camminatrice!
Lo zaino che Papà si metteva sulle spalle per trasportarmi può ormai essere considerato un oggetto di arredamento e se ne è rimasto praticamente chiuso in macchina per tutto il tempo …..
E dopo tanto camminare, bisogna mangiare in un rifugio oppure fare un bel pic-nic all’aria aperta, in mezzo ai pini, dove non smentisco di certo la mia fama di buona forchetta.

Ma ci sono tante altre cose da vedere, e, dato che camminare è bello ma un po’ stanca, un bel giorno abbiamo deciso di stare comodi e far lavorare l’automobile ed abbiamo fatto una bella gita a Innsbruck, per vedere l’Alpen Zoo: che impressione vedere da vicino degli animali, che fino ad oggi, avevo potuto ammirare solo nei libri o in televisione!
Ho visto una gigantesca e maestosa aquila, il gufo e persino la lince e i lupi, senza dimenticare stambecchi, ermellini, alci, miriadi di uccelli coloratissimi e, per finire degnamente, due grossi orsi bruni.

Al termine della visita torniamo verso il centro città a bordo di una comoda funicolare e, una volta giunti presso il parco cittadino, faccio la conoscenza di Maya, una bellissima e docile cavalla al traino della carrozzella che ci scorazza per mezz’ora nella città vecchia!

Ma, la montagna si può scoprire anche con altri mezzi di trasporto: la bicicletta per esempio!
Ho visto tante e comode piste ciclabili che a percorrerle, tra boschi e torrenti, ci si diverte un sacco. Ci si diverte ancora di più, però, se le si percorre a bordo di un comodo carrellino-rimorchio, come ho fatto io, mentre Mamma e Papà pedalano.
Nella prima gita ciclistica siamo andati in Austria dove abbiamo avuto un piccolo contrattempo, perché, vedete, poco dopo il confine, proprio vicino alla pista ciclabile abbiamo trovato un ostacolo insormontabile: lo stabilimento Loacker!
Questo ostacolo è molto pericoloso perché obbliga praticamente tutti i ciclisti ad abbandonare la pista e a deviare repentinamente verso lo spaccio.
Terminata la sosta si riprende la marcia lungo gli argini del Fiume Drava ed io posso osservare, con un certo disappunto, Mamma e Papà che, pieni di wafers fino agli occhi, ce la mettono tutta per mantenere una velocità di crociera appena decente.
Meno male che si ritorna in treno, dopo aver caricato biciclette e rimorchietto sul carro merci in coda.
La seconda gita ciclistica, invece, ci ha visti pedalare nella vicina Valle Di Landro, sul percorso che, come spiega Papà, era un tempo quello della vecchia Ferrovia delle Dolomiti. Il trenino oggi non c’è più e noi possiamo pedalare allegramente dentro ai boschi, tra ruscelli, funghi e …. uno scoiattolino nero che ci osserva incuriosito per un istante, prima di arrampicarsi a spirale su un alto pino.

Papà intanto pedala suonando continuamente il campanello della bici nel tentativo di imitare lo scampanellio del vecchio trenino e, durante una delle tante pause, mi racconta un segreto.
Sottovoce, mi dice che, da qualche parte, le vecchie rotaie sono rimaste al loro posto e sono state sepolte dalla terra e dalle radici. Se uno le trova e ci passa sopra,sembra che scricchiolino e che parlino.
“Ma certo!”, aggiungo io, “Scricchiolano perché le stanno calpestando!”. Papà mi dà una carezza e mi risponde che probabilmente è così, ma potrebbe anche essere che le rotaie scricchiolino per chiamare il vecchio trenino, quel loro vecchio amico che ormai non vedono più da 50 anni …..
Non mancano altri momenti piacevoli e divertenti, come la visita alla Latteria Sociale, dove mi viene spiegato come si fa a fare il buon formaggio, ed alla vecchia Miniera che si può percorrere, dopo essersi adeguatamente vestiti, a bordo del classico trenino dei minatori.
Una volta arrivati fin dentro il cuore della montagna la visita prosegue a piedi e, mentre la guida spiega, mi sembra di sentire, in lontananza, dei flebili colpi di piccone.
La guida dice che non è nulla di strano perché sono i 7 Nani che stanno lavorando …..

Per finire, non ci facciamo certo scappare altri momenti di relax e divertimento nella grande piscina dell’Acquafan di San Candido oppure nella più tranquilla e raccolta piscina dell’adiacente Hotel, dove la proprietaria mi riempie tutti i giorni di coccole e cioccolatini e chiede insistentemente a Mamma e Papà di lasciarmi là con lei al termine delle vacanze!

Che belle vacanze sono state!
Ora però è venuto il momento di dare l’arrivederci a questo splendido paesaggio.
La prossima volta che ci ritorneremo, sarò certamente diventata ancora più grande e le mie gambine mi porteranno verso altri importanti traguardi.
Ora devo pensare alla Scuola Materna che inizierà tra qualche giorno: sapete, quest’anno sarò nella classe dei “grandi”!

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